L'ordine informa


Comunicato agli iscritti sulle richieste Durc per “altri usi consentiti dalla Legge”

Si comunica che il 19/11/2012 si è svolta in Prefettura una riunione con i rappresentanti degli Istituti previdenziali , Inps e Inail, gli Ordini professionali  e alcuni rappresentati in qualità di  stazioni appaltanti per Enti locali e ASP Catania per discutere del problema gestionale riscontrato dagli Enti Previdenziali per il rilascio del DOCUMENTO UNICO DI REGOLARITA’ CONTRIBUTIVA.

In particolare la dott.ssa Di Franco e il dott. Sciuto, in rappresentanza rispettivamente dell’Inail  e dell’Inps hanno esposto la gravosità del loro carico di lavoro,  caratterizzato, soprattutto negli ultimi mesi, da un’altissima percentuale (oltre il  30 %) di richieste Durc per "altri usi consentiti dalla Legge",  che spesso  non permette di rispettare i tempi per evadere tutte le richieste.

Hanno inoltre evidenziato come tali richieste  non sempre  sono supportate da riferimenti legislativi precisi, così come previsto dalle norme che disciplinano le richieste del Durc,  ricordando ai presenti che  le norme sulla semplificazione impongono  il trasferimento  di certificati, e tra questi il Durc, esclusivamente tra pubbliche amministrazioni e per motivi ben precisi previsti dalla Legge.

Pertanto la previsione di una categoria residuale di richiesta Durc,  riferita a tutti gli “altri usi consentiti dalla legge”,  deve essere limitata e  va impiegata per gestire le richieste inerenti ai rapporti contrattuali tra privati, ancorché il Durc non sia espressamente previsto da una specifica norma di legge ovvero per gestire richieste di Durc non previste dall’applicativo, ma necessarie a dimostrare il possesso del requisito della regolarità contributiva in base ad una specifica disposizione di legge.

La riunione, di cui verrà redatto apposito verbale dalla Prefettura stessa, si è quindi conclusa con un invito a  tutti gli operatori a prestare maggiore attenzione alle richieste di Durc .

E precisamente, le  S.A. dovranno essere piu’ precise nelle indicazione di dati inerenti gare e appalti e non potranno accettare da parte dei singoli  DURC richiesti per via privata a supporto di gare o autocertificazioni la cui richiesta di verifica è competenza esclusiva delle stesse.

Di contro i privati, per il tramite dei loro consulenti , dovranno utilizzare la tipologia di richiesta “per altri usi previsti dalla legge” solo nei casi in cui la richiesta di DURC non rientra in una delle altre tipologie disponibili (appalti pubblici di lavori, forniture o servizi,contratti pubblici di forniture e servizi in economia, verifica autodichiarazione, partecipazione/aggiudicazione appalto, lavori privati in edilizia, attestazioneSOA/iscrizione albo fornitori, agevolazioni, finanziamenti, sovvenzioni, autorizzazioni)”, e dovranno completare la stessa con una sintetica precisazione del  motivo richiamando anche la disposizione  di legge nazionali o regionali, causale che verrà successivamente stampata sul Durc.

Considerato pertanto l’importanza del ruolo del consulente nei rapporti con gli Istituti previdenziali per quanto concerne il Durc, si  richiama l’attenzione degli iscritti ad un corretto utilizzo delle richieste di tale documento, al fine di non intasare gli uffici di richieste non previste aggravando così la situazione già difficile del ns. territorio, ed in un periodo, come quello di fine anno, in cui le esigenze di pagamento delle imprese sono sicuramente vincolate alla disponibilità delle amministrazioni e ai tempi di lavorazione delle stesse.

Il Presidente
Prof. Margherita Poselli