Messaggio di cordoglio del Consiglio Direttivo
Salvatore Garozzo aveva compiuto 59 anni lo scorso 6 dicembre. Nato a Catania, nel ’72 si era laureato in Economia e commercio, e dal 1973 era iscritto all’Ordine dei dottori commercialisti. Professionista, dirigente d’azienda, revisore contabile, revisore ufficiale dei conti, Garozzo è stato il presidente dell’unificazione tra ragionieri e dottori commercialisti, guidando insieme con l’intero Consiglio Direttivo i circa 2500 iscritti del nuovo Ordine su un percorso di collaborazione, alleanza tra generazioni e diverse competenze, senso e orgoglio di appartenenza.
Sua linea guida, l’unità nel riconoscimento di comuni principi e valori, dalla trasparenza alla responsabilità sociale, e nella promozione delle differenze, intese come potenziali fattori di mutuo arricchimento. “Parole d’ordine” che ha tramutato in politiche attive e ha tenuto presenti in ogni sede e occasione.
Con la consapevolezza che a oggettive possibilità e capacità fanno da contraltare l’obbligo e la necessità di un impegno di pari grado, Garozzo aveva inteso sollecitare una sempre più matura coscienza del ruolo istituzionale rivestito dalla categoria dei commercialisti. “Una vera e propria scommessa istituzionale – diceva – che per quanto difficile si riveli, per quanto gradualmente debba svolgersi, resta un obbligo ineludibile. Scegliere, infatti, di promuovere ciò che ci arricchisce e ci unisce come comunità significa fare il miglior servizio non solo alla comunità attuale e a quella cui passeremo le nostre consegne, ma anche – ed è questo il tema di fondo – all’intero territorio”.
Con orgoglio, ricordava sempre che “i commercialisti catanesi hanno fatto questa scelta. L’hanno fatta, perché – con gradi diversi di consapevolezza e di responsabilizzazione – si considerano partner del proprio territorio. E, infatti, hanno avviato il proprio percorso di unificazione sostanziale, di unione di intenti e di diffusione tra tutti dei più alti standard professionali ben prima che la crisi esplodesse”. “La scelta – concludeva – si è rivelata quella giusta. La politica di coesione avviata tre anni fa rappresenta il luogo ideale da cui analizzare le condizioni socio-economiche attuali e di prospettiva, dei singoli clienti come dei singoli interlocutori istituzionali, come dell’intera area del Catanese, per poter esprimere il proprio migliore contributo al superamento della crisi e alla ripresa di un processo complessivo di sviluppo e di crescita. E’, in estrema sintesi, questo duplice percorso di consapevolezza del proprio valore e di apertura tanto generosa quanto rigorosa verso l’esterno, il portato di maggiore rilievo, istituzionale, professionale e deontologico delle nostre politiche di categoria”.
Nessuna parola, in conclusione, potrebbe illustrare il valore dell’impegno con cui Salvatore Garozzo ha guidato la nostra categoria meglio delle parole che lui stesso ha più volte usato per raccontare il cammino di crescita che la comunità ha intrapreso. Ed è dunque con le sue parole che il Consiglio Direttivo intende anzitutto ricordarlo, facendole proprie e impegnandosi a proseguire nelle politiche avviate insieme con lui. “Questi anni hanno dimostrato l’importanza di interpretare in chiave sempre più responsabile la funzione che le nostre precipue competenze ci assegnano e che la platea dei soggetti sociali, dalla pubblica amministrazione all’impresa al cittadino contribuente, ci riconosce. Da qui il fenomeno – di cui questo Ordine è particolarmente orgoglioso – di un numero crescente di professionisti e di ‘futuri colleghi’ che vanno oltre il mero svolgimento, per quanto serio e ineccepibile, delle attività professionali di cui sono richiesti per diventare partner dei propri clienti e interlocutori, e, per questo tramite, partner dell’intero territorio. Lo spirito di collaborazione che si è sviluppato ne è la riprova migliore. E nella collaborazione il pieno rispetto del nostro contributo e il pieno riconoscimento del valore in esso insito hanno trovato vie nuove ed efficaci per rivelarsi”.