L'ordine informa


INPS – dal 31 marzo obbligo di unicità posizione contributiva

In assenza di ulteriori proroghe scade il 31 marzo prossimo,per i datori di lavoro, l'obbligo di unicità della posizione aziendale Inps.

 

Il termine, inizialmente previsto al 31 dicembre 2014, è stato differito al 31 marzo 2015 e riguarda i datori di lavoro che operano attraverso l'utilizzo di più matricole caratterizzate da obblighi contributivi analoghi ovvero la cui differenziazione è gestibile attraverso l'opportuna valorizzazione degli elementi individuali del flusso UniEmens.

 

Con la circolare n. 172/2010  l'Inps ha fornito le istruzioni cui devono attenersi  le imprese, ed in generale i datori di lavoro,  che pur in presenza di una pluralità di unità operative, tendono a gestire unitariamente gli adempimenti in materia di lavoro, la gestione delle paghe e dei contributi, ivi compresi la predisposizione dei flussi informativi e l'effettuazione dei versamenti nei confronti degli enti previdenziali.

 

Alla base di tale previsione la realizzazione di criteri di efficienza e snellezza amministrativa, che opportunamente possono valere per la gestione degli adempimenti nei confronti dell'Istituto oltre che nella tenuta del LUL già prevista per i datori di lavoro .

 

Con la circolare n. 80 del 2014 l’Istituto interviene definitivamente in merito ai dubbi  che erano sorti sull'unicità della posizione aziendale e sulla portata delle istruzioni fornite precedentemente, evidenziando che il principio dell'unicità della posizione contributiva aziendale non può considerarsi discrezionale ma deve intendersi come obbligatorio. Un importante  elemento  della circolare 172/2010 è contenuto al punto  4,  in quanto viene specificato che anche le  aziende giù autorizzate all’accentramento contributo alla  data di emanazione della circolare sono comunque tenute a rispettare  l’obbligo di comunicare  i dati identificativi delle unità operative  presso le quali il personale è impiegato.  In tali casi tuttavia, non sarà necessario aprire una nuova posizione contributiva, ma basterà accedere alla funzione apposita su cassetto previdenziale, sezione aziende e consulenti,  già prevista per richiedere l’accentramento contributivo e comunicare i dati delle singole Unità/ Filiali.

 

È stato quindi previsto un graduale adeguamento di tutti gli attori del sistema alle regole dell'unicità della posizione contributiva, prevedendo un periodo transitorio, fino al 31 dicembre 2014 (ora spostato al 31 marzo 2015) entro il quale, datori di lavoro e/o intermediari dovevano registrare nella procedura Iscrizioni e Variazioni le Unità operative alle quali abbinare i lavoratori  facenti capo a matricole aziendali diverse e chiedere la chiusura delle posizioni contributive (matricole) secondarie.

 

In caso di mancato adempimento, le sedi dell'Inps, dopo aver attivato le opportune sinergie, dovranno cessare d'ufficio le posizioni contributive secondarie aventi il medesimo inquadramento previdenziale della posizione primaria.