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Catania, I Commercialisti Approvano Il Bilancio e Querelano “I Vespri”

Articolo del nostro Collega Mirco Arcangeli pubblicato su 'La voce dell'isola'.

Oggi 3 dicembre all’Assemblea generale degli iscritti, è stato approvato all’unanimità il Bilancio preventivo 2012.  Questa la prima grande risposta a coloro che scommettevano su una crisi di fiducia nei confronti del gruppo dirigente dell’Ordine dei Dottori Commercialisti di Catania. I fomentatori della pretestuosa polemica pubblicata sui Vespri, dovranno ricredersi, e non poco.                                                                                                         

Iniziamo con ordine la cronaca dell’evento. Alle ore 11.00 presso l’Hotel Nettuno, l’Assemblea generale dei Commercialisti di Catania approva all’unanimità il Bilancio Preventivo 2012. Naturalmente da un punto di vista economico non può che non chiudere con un pareggio di gestione.  La relazione programmatica presentata dalla Presidente Prof.ssa Margherita Poselli, propone le seguenti linee guida:
– Investire nella formazione ed aggiornamento professionale, sia in favore dei tirocinanti che dei professionisti;
– Rilanciare l’Organismo di Mediazione quale nuova opportunità professionale, nella consapevolezza che la materia è talmente densa di nubi da renderne incerta l’efficacia;
– Operare riducendo il peso economico sugli iscritti, con un idoneo contenimento dei costi, riducendo il superfluo, migliorando la produttività,  ed accrescendo le provvidenze esterne (quota annuale ridotta di 40 euro e pec gratuita);
– Rilanciare e migliorare i rapporti con Agenzia delle Entrate, Agenzia della Riscossione, Inps, Inail e Tribunale.

Nella relazione programmatica, la Presidente conferma che i punti di forza su cui si continuerà a lavorare “con impegno ed integrità morale” sono la “tutela delle opportunità di crescita professionale per i giovani; l’aggiornamento e la formazione per tutti gli iscritti in relazione allo sviluppo di nuovi percorsi professionali; i rapporti con gli iscritti e con le istituzioni; l’etica e la responsabilità sociale.” In conclusione la Presidente sostiene che “in questo momento particolarmente difficile per tutta la società, mantenere stretti i rapporti umani, favorire l’aggregazione, comportarsi correttamente e lealmente ed aiutarsi reciprocamente, rispettare e far rispettare l’Ordine a cui si appartiene, collaborare nel migliore dei modi, significa lavorare tutti insieme per difenderci dagli attacchi ingiusti, sempre più pesanti ed invadenti che mirano alla nostra disgregazione, che minano attraverso i media l’immagine del “professionista” intesa nel suo significato più alto. 

Dopo l’approvazione del bilancio, l’assemblea è proseguita con il dibattito sui problemi della categoria.  Tra le varie questioni evidenziate e dibattute, quella relativa all’immagine della categoria ha maggiormente coinvolto l’assise.  In effetti è accaduto che negli ultimi due mesi, sono apparsi sul periodico locale  “I Vespri”, una serie di servizi che hanno reso pubblico alcuni atteggiamenti del Consiglio dell’Ordine. Prendendo però a base una serie pretestuosa di elementi (l’esito degli Esami di Stato 2010, la lettera di una società all’Ordine), forse anche non veritieri, ma in ogni caso irrilevanti, si è voluto colpire e delegittimare la dirigenza dell’Ordine. L’effetto però, di mostrare in pubblico problematiche “interne” ha determinato la “messa alla berlina” non solo del Consiglio Direttivo ma di tutta la categoria professionale. Infatti, e dalla discussione ne è emerso chiaro, la pretestuosità delle ragioni non doveva autorizzarne una così cruenta esternalizzazione con conseguente danno d’immagine dell’intera categoria. In più, nonostante i numerosi richiami ad un comportamento corretto e non offensivo, la trama delegittimante è proseguita, al punto da costringere l’Ordine alla querela con richiesta risarcitoria per danno d’immagine.  Anche su questo l’assise è stata unanime.  Il dibattito ha quindi decretato che questo non è giornalismo d’inchiesta. Magari?,  ma solo “fango”, come purtroppo molto in uso, ed “al fango bene fa il Consiglio a rispondere con acqua pura, con le iniziative e con il lavoro quotidiano in favore della categoria”. Dopo gli interventi delle varie associazioni professionali è emerso con forza che dove si voleva dividere si è unito,  dove si voleva delegittimare si è valorizzato, dove si voleva produrre litigi si è creata armonia.  

Ed allora, come qualcuno ha detto, superiamo queste squallide problematiche, e pensiamo al futuro, al valore di questa categoria, all’importante ruolo che svolge dentro la società e con le istituzioni. Pensiamo in grande, non perdiamo il tempo con provincialismi di “bottega”. Il terzo congresso nazionale dei dottori commercialisti ed esperti contabili in preparazione per il 2012 titola “PREPARARE  IL  DOMANI  – Crescita – Sviluppo – Europa". Di fronte a queste tematiche, di così grande spessore, come  si osa perdere tempo con pretestuosità, e denigrare la categoria?

Citando Gandhi “Vivi come se dovessi morire domani. Impara come se dovessi vivere per sempre”. Impariamo e lavoriamo con ottimismo e dedizione, per la nostra categoria con il giusto senso di appartenenza, e pensiamo al domani che vogliamo costruire per i nostri figli.